Durante l’emergenza il tampone molecolare è emerso come il test più sensibile nel rilevare un’infezione da SARS-CoV-2 in fase attiva. Tuttavia, i tempi di analisi troppo lunghi (almeno12-24 ore) e la crescente diffusione del virus, hanno spinto il Governo a valutare metodi diagnostici più rapidi. Al fine di testare il maggior numero di persone e di snellire le procedure di tracciamento dei contagi, le farmacie sono state attivamente coinvolte nell’esecuzione di test sierologici e tamponi rapidi.
Le farmacie e la pandemia
Alla luce del ruolo nevralgico delle farmacie durante la pandemia, molte regioni hanno siglato un accordo con Federfarma, la Federazione nazionale che rappresenta oltre 18.000 farmacie convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), per l’esecuzione di test sierologici e tamponi rapidi all’interno delle farmacie stesse. L’obiettivo è allentare la pressione sul SSN, decongestionando i drive-in e le strutture sanitarie, e velocizzare il rilevamento di casi positivi, soprattutto in ambienti come scuole, centri residenziali e carceri.
La partecipazione delle singole farmacie avviene su base volontaria e compatibilmente alla disponibilità di spazi e percorsi separati da quelli destinati alla vendita dei farmaci. È possibile, altrimenti, allestire all’esterno della farmacia gazebi o strutture semi-fisse oppure utilizzare dei camper. Nel caso in cui l’esecuzione del test avvenga a carico del cittadino, il prezzo concordato non dovrebbe superare la cifra di 20 euro per il test sierologico e di 22 euro per il tampone rapido.
Cosa sono i test rapidi e come si eseguono in farmacia?
I test rapidi disponibili per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2 sono principalmente due:
- il tampone rapido o test antigenico
- il test sierologico pungi-dito
È possibile eseguire entrambi questi test nelle farmacie aderenti anche senza prescrizione medica, previo appuntamento con il farmacista. Le analisi dei campioni biologici prevedono modalità e finalità differenti.
Test rapido o antigenico
Il tampone rapido è detto anche test antigenico, perché, a differenza del classico tampone molecolare, non ricerca il genoma virale (RNA), bensì le proteine di superficie del virus, dette appunto antigeni. Questo tampone viene somministrato proprio come un test molecolare: un bastoncino simile a un lungo cotton-fioc viene strofinato sulla mucosa nasale e faringea e, una volta mescolato con appositi reagenti, è analizzato su un supporto solido. La reazione si forma quasi immediatamente e il paziente può conoscerne l’esito entro soli 20 minuti. Il tampone rapido non viene eseguito dal farmacista ma da personale sanitario specializzato, per esempio un infermiere. Spetta poi al farmacista l’inserimento dei dati del paziente, compreso il risultato del tampone, sulla piattaforma regionale. In caso di esito positivo, bisogna effettuare un secondo tampone di tipo molecolare per la conferma diagnostica. Un risultato positivo è in genere attendibile, mentre possono verificarsi dei falsi negativi data la minore sensibilità rispetto al tampone molecolare.
Test sierologico o pungi-dito
I test sierologici pungi-dito, al contrario del tampone molecolare e di quello antigenico, non hanno alcuna finalità diagnostica. Infatti non servono per diagnosticare un'infezione in atto, ma per rilevare nel sangue la presenza di anticorpi prodotti in risposta all'infezione e per questo motivo possono essere utilizzati per mappare la diffusione dell’epidemia fra la popolazione. I test sierologici rapidi analizzano il sangue capillare prelevato dal polpastrello tramite un pungi-dito, molto simile allo strumento utilizzato dai pazienti diabetici. Rispetto ai test sierologici standard, le cui tempistiche sono di circa 48 ore, questo tipo di test garantisce una risposta in circa 15 minuti e a prezzi più contenuti. Occorre, però, precisare che i test sierologici rapidi sono meno affidabili di quelli standard: eseguono un’analisi qualitativa degli anticorpi, rilevandone la presenza o l’assenza ma non la quantità, a differenza dei test sierologici standard.
Le regioni che al momento hanno aderito all’iniziativa:
Emilia Romagna
Ha fatto da apripista, proponendo uno screening sierologico gratuito in farmacia per i cittadini residenti o domiciliati in regione già a partire dal 19 ottobre e in particolare per:
- studenti (0-18 anni e maggiorenni se frequentanti scuola secondaria superiore) e relativi genitori, anche se separati e/o non conviventi
- sorelle/fratelli
- altri familiari conviventi
- nonna/nonno non convivente
- studenti universitari anche se frequentanti Università fuori regione
- studenti dei percorsi di IeFP (Istruzione e Formazione Professionale)
- personale scolastico delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativi 0-3 anni
- personale degli enti di formazione professionale che erogano i percorsi di IeFP
L’iniziativa sarà attiva fino al 30 giugno 2021, con la possibilità di ripetere il test durante l’anno scolastico. Recentemente è stato raggiunto un accordo con Federfarma per effettuare anche i tamponi rapidi, oltre che dai medici di medicina generale, nelle stesse farmacie.
Provincia autonoma di Trento
L'esecuzione del tampone rapido avviene gratuitamente e in seguito a prescrizione da parte del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta. Il cittadino può prenotare la prestazione attraverso la piattaforma Cup online e da lì selezionare farmacia e orario.
Umbria
L’iniziativa si è focalizzata sul mondo della scuola, garantendo test sierologici gratuiti in farmacia a tutti gli studenti e alle loro famiglie dietro prescrizione medica.
Lazio
E' possibile effettuare tamponi rapidi e test sierologicisenza necessità di prescrizione del medico al costo rispettivamente di 20 e 22 euro. Attualmente sono circa 209 le farmacie nel Lazio che stanno effettuando i tamponi rapidi, ma il numero sta aumentando costantemente con un primo bilancio molto positivo: 15mila tamponi in 10 giorni.
Marche
Raggiunto un accordo per eseguire il test sierologico rapido al prezzo massimo di 19 euro. L’esecuzione del test avviene in modalità di auto-somministrazione da parte del paziente, sotto la sorveglianza del farmacista o del personale specializzato.
Veneto
Il 40 % delle farmacie aderenti a Federfarma Veneto ha dato la propria disponibilità a eseguire i test antigenici, che avverranno in regime convenzionato e quindi a carico della regione.
Toscana
E' iniziata la distribuzione di tamponi antigenici per medici e pediatri di famiglia, che potranno rivolgersi ai farmacisti e prenotare il numero di kit necessario al proprio ambulatorio.
Abruzzo
Raggiunto un accordo per la somministrazione di test sierologici rapidi i in tutta la rete regionale delle farmacie convenzionate, pubbliche e private. Nella prima fase la campagna garantirà test gratuiti agli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori, oltre ai loro familiari conviventi. Il prezzo richiesto a chi non dovesse rientrare in queste categorie, sarà di 15.58 euro.
Piemonte
Presentata in questi giorni la richiesta al governo affinché siano autorizzati i test rapidi in farmacia. Il test verrà effettuato da un infermiere a domicilio ad un costo fra i 30 e i 45 euro.
Lombardia
Il protocollo tarda a partire concretamente. Era stato annunciato che i tamponi rapidi sarebbero stati disponibili dal 3 novembre, ma non sono ancora arrivati a medici di base e farmacisti.
Campania
Pronto l’accordo con Federfarma Campiana per il via libero ai test antigenici in farmacia a un costo massimo di 25 euro.
Puglia
A breve 1200 farmacie verranno autorizzate all’esecuzione di test antigenici per favorire l’attività di prevenzione e di contact tracing.
Le altre regioni
L’elenco delle farmacie aderenti è disponibile sui siti regionali, ma il numero delle regioni coinvolte si sta aggiornando costantemente. L’iniziativa rappresenta il consolidamento della Farmacia dei Servizi, istituita con la legge delega 69 del 2009. Fondamentale garantire l’esecuzione dei test in sicurezza, tutelando pazienti e operatori di categoria, da mesi impegnati nella lotta al virus.
(dati aggiornati al 15/12/2020)