Di fronte all’impossibilità di muoversi che per mesi ha coinvolto gli italiani costretti a casa da un lockdown senza precedenti, è emersa con urgenza la necessità di ripensare le modalità di fruizione dei servizi sanitari e farmaceutici presenti nel nostro paese.
In particolare, dal momento in cui i medici di base hanno limitato l’accesso ai propri ambulatori per scongiurare nuovi possibili contagi da Covid-19, le farmacie sono diventate il presidio di riferimento per i cittadini. A creare un ponte che avvicinasse proprio queste ultime agli utenti che avessero bisogno di usufruirne ci ha pensato, nel 2017, Pharmercure.
Una start up nata dall’idea - quella di consegnare farmaci a domicilio - avuta da un gruppo di giovani universitari di Torino, si è rivelata essere, nel corso della pandemia, l’alleata vincente che ogni farmacia voleva al proprio fianco.
“Durante il lockdown - racconta Maurizio Campia, che di Pharmercure è CEO - siamo stati un’arma impiegata dai farmacisti per difendersi dal virus e poter contemporaneamente adempiere alla propria imprescindibile funzione sociale. I farmacisti ora sono più sensibili nel dare risposte immediate alle esigenze dei propri clienti e, in questo cambio di rotta, l’emergenza sanitaria vissuta si è rivelata una spinta importantissima”.
Ma com’è cambiato il business di Pharmercure nel corso dei mesi più travagliati della pandemia?
“A fine marzo eravamo oltre il 1.500% di crescita rispetto ai volumi del mese precedente - spiega Campia. Questo anche perché sono aumentate le richieste da parte delle farmacie che vedono nel nostro servizio una possibilità per fidelizzare gli utenti già esistenti e attrarne di nuovi. Molti nostri partner ci hanno segnalato che clienti abituali hanno cambiato farmacia e hanno scelto un nuovo presidio in grado di offrire l’home delivery”.
Il modello di farmacia con cui Pharmercure collabora attivamente è ben definito:
“In sintesi, si tratta di una farmacia al passo con i tempi, più imprenditoriale. Attenzione, però: il rapporto umano e di fiducia tra farmacista e cliente non deve venire leso, anzi. Chi gestisce in remoto questi servizi di home delivery può pianificare telefonate periodiche all’utente, chiedere se è a posto con i farmaci o solo, banalmente, informarsi sulla sua salute: un passo in avanti a senso unico verso un’ulteriore fidelizzazione della clientela, con una farmacia più strutturata e aziendale”. E sembrano essere sempre di più le farmacie che, consce dell’importanza di avvicinarsi concretamente ai clienti, decidono di usufruire del servizio di consegna a domicilio offerto da Pharmercure.
Un risultato, questo, reso possibile da un lavoro sinergico e trasversale che ha coinvolto un team under 35 che da sempre opera nella convinzione che sviluppo e innovazione possano trovare nella fruibilità sociale il proprio valore aggiunto.
Perché anche le sfide più grandi si vincono in un solo modo: insieme!