L’estate non è solo la stagione della spensieratezza e delle vacanze, soprattutto per i nostri amici pelosi. Quello che per gli uomini è considerato quasi unanimemente il periodo ideale dell’anno, nasconde invece molteplici insidie per i nostri animali domestici.
Scopriamo insieme quali sono le più comuni e come affrontarle nel migliore dei modi, anche lontani da casa!
Api
Se il nostro cane viene punto da un’ape, generalmente le conseguenze saranno lievi e legate all’irritazione della zona interessata dalla puntura. Se, però, il pungiglione dovesse penetrare in punti quali la lingua o la gola, il gonfiore potrebbe risultare molto più rischioso perché potrebbe ostruire le vie respiratorie.
In questo caso, così come se dalla puntura dovesse scaturire una reazione allergica, è bene recarsi subito da un veterinario.
Per lenire il dolore del cane si può, invece, rinfrescare la zona colpita con acqua fredda, bendarla per evitare che, grattandosi, l’infezione si estenda a altre parti del corpo o somministrare un antistaminico locale.
Zanzare
Attraverso le punture di zanzare, e in particolare quelle della zanzara tigre, c’è il rischio che il nostro cane contragga la filariosi, una patologia causata da un parassita chiamato dirofilaria. La filariosi può presentare una forma cardiopolmonare oppure cutanea, a seconda del tipo di parassita veicolato.
La forma più grave è quella cardiopolmonare, diffusa soprattutto al nord Italia, con particolare incidenza nella Pianura Padana, le zone attorno al Po e quelle lacustri. Se non viene curata in tempo, può risultare letale per il cane.
Per questo è importante sottoporre il nostro fido alla vaccinazione contro la filariosi - con copertura annuale - evitare di portarlo a passeggiare nelle ore serali e di farlo dormire all’esterno, credendo erroneamente che possa trovare maggior refrigerio senza correre alcun rischio.

Pappataci
La leishmaniosi è una malattia infettiva e contagiosa causata dal parassita leishmania infantum, trasmesso dalla puntura di piccoli insetti: i pappataci.
Le zone litoranee del centro e del sud sono le aree a rischio maggiore, ma negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento dell'area di diffusione della malattia, ora presente con nuovi focolai anche in molte aree nel nord Italia, dovuto certamente alle variazioni climatiche abbinate ad una maggiore movimentazione di persone e animali. È una malattia cronica, particolarmente grave, che provoca al cane danni progressivi. Per questo è necessario verificare quanto prima se il nostro animale ha contratto l'infezione. Inoltre, la leishmaniosi è una zoonosi, ovvero una malattia che può essere trasmessa dall'animale all’uomo e che, per questo, viene monitorata costantemente dal Servizio Sanitario Nazionale.
Da poco è presente nel mercato un vaccino contro la leishmaniosi, che sarà possibile effettuare dal veterinario. Conoscendo le temperature e le condizioni ambientali cui il pappatacio preferisce muoversi è bene, comunque, evitare di lasciare fuori il cane durante la notte, soprattutto se si vive in zone umide, utilizzare spray repellenti e munirsi di zanzariere a maglie strette in casa.