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Emergenza Covid-19

Questa sezione del blog contiene approfondimenti sulla pandemia da Covid-19 e si propone di fornire ai lettori indicazioni chiare e autorevoli per renderne la comprensione più agevole e trasversale.

Plaquenil®: è vero che può aiutare la lotta al Covid-19?

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Effetto pandemia

Nelle prime fasi della pandemia si è verificato un boom di richieste per il Plaquenil®, farmaco a base di idrossiclorochina. I suoi possibili effetti contro SARS-CoV-2, in associazione all’accumulo di scorte da parte di pazienti già in terapia con idrossiclorochina per altre patologie, ne hanno determinato un eccesso di domanda e le conseguente indisponibilità in molte farmacie. I dati ufficiali solo in seguito ne hanno dimostrato un’efficacia limitata e un alto rischio nella gestione dei pazienti COVID-19. 

Nei primi mesi dell’emergenza sanitaria molti farmaci già in commercio e autorizzati per altre patologie vengono somministrati in modo off-label,  per far fronte all’infezione da SARS-CoV-2 in l’assenza di un trattamento terapeutico specifico.

Uso off-label dei farmaci

Si definisce off-label l’impiego nella pratica clinica di farmaci già registrati, ma usati in modo non conforme a quanto previsto in fase di autorizzazione del prodotto. Infatti un farmaco, dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio, deve essere prescritto e somministrato secondo quanto previsto dalle indicazioni terapeutiche, rispettando vie e modalità di somministrazione valutate in fase di sperimentazione del medicinale. Tuttavia è possibile anche un uso “diverso” del farmaco, qualora ci siano evidenze documentate in letteratura su un possibile uso alternativo o in mancanza di strategie terapeutiche migliori.  Questo è il caso dell’idrossiclorochinaprincipio attivo del Plaquenil®,  somministrato nei primi mesi della pandemia contro SARS-CoV-2 al di fuori delle indicazioni terapeutiche autorizzate. 

Idrossiclorochina e usi terapeutici

L’idrossicolorochina, prodotta da Sanofi con il nome commerciale Plaquenil®, nasce come farmaco anti-malarico, derivato sintetico e meno tossico della clorochina.  Oggi rappresenta il trattamento d’elezione per l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico (LES)

idrossiclorochina
Struttura chimica dell'idrossiclorochina
(fonte Wikipedia)

Sia l'artrite reumatoide che il lupus sono patologie autoimmuni, caratterizzate da un’alterazione della risposta immunitaria. Il sistema immunitario in genere riconosce sostanze estranee o pericolose come batteri, virus, parassiti, cellule tumorali e organi o tessuti trapiantati, producendo anticorpi a scopo difensivo. Tuttavia nelle patologie autoimmuni il sistema immunitario per errore attacca e distrugge i tessuti sani del nostro organismo, riconoscendoli come estranei. Questo induce infiammazione e danno ai tessuti, che porta i pazienti a intraprendere una terapia immunosoppressiva per attenuare la risposta autoimmune del sistema immunitario. 

L’idrossiclorochina, grazie alle sue proprietà immunosoppressive, è in grado di accumularsi all’interno di particolari strutture intracellulari note come lisosomi , aumentandone il pH e inibendo l’attivazione dei linfociti T, ossia cellule del nostro sistema immunitario. I pazienti affetti da artrite reumatoide e da lupus devono assumere regolarmente il farmaco prescritto per tenere sotto controllo la loro sintomatologia. Infatti l’artrite reumatoide colpisce le articolazioni causando dolore e rigidità, mentre il lupus, più raro, è una malattia multisistemica in cui i tessuti di tutto il corpo mostrano segni di infiammazione.  

Perché l’idrossiclorochina è utilizzata contro SARS-CoV-2?

Per l’esigenza di fronteggiare l’emergenza sanitaria l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), con una nota del 17 marzo 2020, comunica che la sua Commissione Tecnico Scientifica ha espresso parere favorevole in merito all’uso off-label dell’idrossiclorochina per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2. Infatti alcuni studi evidenziano la riduzione dell’ospedalizzazione e il miglioramento del decorso di pazienti contagiati in seguito alla somministrazione di idrossiclorochina. Il suo meccanismo d’azione sembra essere in grado di aumentare il pH lisosmiale, necessario per la fusione del virus alla cellula ospite, e impedendo di fatto il suo ingresso nel nostro organismo. Due settimane dopo, AIFA pubblica una nota informativa, in cui indica le informazioni di sicurezza e le principali interazioni farmacologiche dell’idrossiclorochina, evidenziando la comparsa di casi di cardiotossicità e raccomandando, prima della prescrizione, particolare attenzione a soggetti con disturbi della conduzione cardiaca, con favismo e altre terapie concomitanti.

Boom di richieste per il Plaquenil ®

In seguito all’annuncio dell’AIFA, i pazienti in terapia per artrite reumatoide e lupus richiedono ai propri medici un maggior numero di prescrizioni per il  Plaquenil®, a base appunto di idrossiclorochina, al fine di accumularne delle scorte e garantire la propria continuità terapeutica. Tuttavia, nonostante l’uso di idrossiclorochina sia altamente rischioso, molti cittadini decidono di accaparrarsi delle confezioni di farmaco per utilizzarlo autonomamente in caso di contagioQuesto mix di fattori aumenta nettamente la richiesta di Plaquenil®, limitandone la disponibilità in molte farmacie.

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Gli ultimi dati sull’efficacia dell’idrossiclorochina nei pazienti COVID-19

Il 26 maggio 2020, l’AIFA decide di sospendere l’autorizzazione all’utilizzo di idrossiclorochina - e di clorochina - per il trattamento dei pazienti COVID-19 al di fuori degli studi clinici, sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Lo stesso giorno l’EMA (Agenzia europea per i medicinali) ribadisce i rischi cardiaci e neuropsichiatrici connessi all’uso del farmaco, sottolineando la sospensione delle sperimentazioni in molti Paesi dell’UE.  Le sospensioni aumentano dopo la pubblicazione di uno studio sulla rivista “The Lancet”, poi ritirato, che evidenzia l’inefficacia e i rischi dell’idrossiclorochina. 

Tuttavia la querelle non ha fine, perché con l’ordinanza dell’11 dicembre 2020 la terza Sezione del Consiglio di Stato sospende la nota in cui AIFA conferma l’interruzione dell’uso di irdossiclorochina al di fuori degli studi clinici, rimettendo la scelta di utilizzare o meno il farmaco all’autonomia decisionale e alla responsabilità del singolo medico, previo consenso informato del paziente. 

Purtroppo la mancanza di dati univoci divide la comunità scientifica, ponendo l’idrossiclorochina al centro di un dibattito sulla sua efficacia, attualmente dimostrata solo per il trattamento di artrite reumatoide e lupus, ma comportando un rischio maggiore in caso di somministrazione a pazienti COVID-19.

Bibliografia:

Katzung B.G., Masters S.B., Trevor A.J., Basic & clinical pharmacology – Mcgraw-Hill, XII ed. (2012)

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34 risposte a “Plaquenil®: è vero che può aiutare la lotta al Covid-19?”

    • Buongiorno Johnny, grazie per aver condiviso la sua opinione.

      Purtroppo saranno necessari ancora molti studi per valutare la reale efficacia di alcuni trattamenti farmacologici somministrati in fase emergenziale, approfondendo soprattutto il profilo beneficio/rischio.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  1. È incredibile, che il maldestro lavoro sull’idrossiclorochina(lancet) commissionato dall’oms, ad un ente composto da una modella, uno scrittore fallito ed un impiegato in cassaintegrazione,nonostante fosse evidentemente mal fatto, Abbia cmq fatto cambiare opinione su un ottimo farmaco.Certo non va usato a dosaggi tre volte quelli che usiamo nelle terapie come immunosoppressivo,pensado di sopprimere il virus, perché ne aumenteremmo solo gli effetti collaterali, ma come potente inibitore della cascata citochinica. Mi risulta che in Cina sia nel protocollo per la terapia della covid.

    • Buongiorno Ubaldo, grazie per l’interesse dimostrato.

      L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle recenti evidenze scientifiche, non raccomanda l’uso di idrossiclorochina in pazienti colpiti da COVID-19.
      Sebbene la clorochina e l’idrossiclorochina interferiscano con il pathway dell’interleuchina-6 (IL-6), mitigando la tempesta citochinica dell’infezione da SARS-CoV-2, gli studi clinici pubblicati mostrano un rapporto negativo tra i benefici e gli eventi avversi.

      Ovviamente i dati scientifici sulla patologia COVID-19 e sui diversi approcci terapeutici sono in costante aggiornamento.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  2. Buongiorno per chi soffre di crisi epilettiche tonico cloniche assume vimpat 400 mg 200 mg nubriveo 4 mg fycompa e 35 gocce di rivotartil l’idrossiclorichima ha delle controindicazioni dopo aver fatto le due dove di vaccino pfzier?
    Grazie

    • Buonasera Stefano, grazie per averci sottoposto la sua condizione.

      Nella speranza che lei abbia consultato il proprio medico, ricordiamo l’importanza di assumere l’idrossiclorochina solo dopo prescrizione medica.
      Inoltre, come si legge dal suo commento, lei assume un trattamento farmacologico specifico a base di Vimpat ®, Nubriveo ®, Fycompa ® e Rivotril ®; la clorochina e l’idrossiclorochina possono dare delle interazioni farmacologiche con i farmaci antiepilettici.

      In particolare nella “Comunicazione AIFA sull’utilizzo di Clorochina e Idrossiclorochina nella terapia dei pazienti affetti da COVID-19 – Informazioni di sicurezza” è riportato come la clorochina e l’idrossiclorochina possano antagonizzare l’attività dei farmaci antiepilettici, abbassando la soglia convulsiva.

      Pertanto è opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o lo specialista relativamente all’assunzione di farmaci, soprattutto in caso di terapie concomitanti, al fine di prevenire possibili eventi avversi derivanti da interazioni farmacologiche.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  3. Buonasera, VES PCR reuma test alto,
    Tutte le altre analisi sono normali, i medici che ho contattato chi dice fibromialgia o artrite reumatoide, qualsiasi essa sia è una malattia autoimmune.
    Con quale medicinali si cura!!!

    • Buongiorno Francesca, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.
      Ci dispiace per la Sua situazione, purtroppo non siamo in grado di darLe una risposta, ma Le consigliamo di attenersi ai consigli del Suo medico curante.

      Può anche richiedere un parere ad una delle nostre farmacie partner, a questo link può trovare quella più vicina a Lei.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  4. Scusatemi, non sono un medico , e, non sono un esperto, vorrei solo domandare, e ricevere una risposta secca e univoca: è consigliabile la idrossiclorochina per il covid 19 oppure no? In che dosi al comparire delle prime manifestazioni della malattia? E poi la vitamina D , il cortisone e l’eparina sono anche consigliati e in che modo?

    • Buonasera Giuseppe, grazie per la sua domanda.

      L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle recenti evidenze scientifiche, non raccomanda l’uso di idrossiclorochina né allo scopo di prevenire né di curare l’infezione da SARS-CoV-2. Può trovare a questo link le raccomandazioni AIFA sui farmaci per la gestione domiciliare di COVID-19, aggiornate al 22/04/2022.

      È fondamentale rivolgersi sempre al proprio medico curante per avere un’assistenza medica sicura e di qualità, soprattutto per patologie come il COVID-19, i cui dati scientifici sono sempre in costante evoluzione.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  5. È dal Gennaio 2020 che mi sono rifirnito del plaquenil, usato anche da alcuni medici di base per polmoniti interstiziali bilaterali a Milani in Febbraio dello stesso anno dopo l’inutili cicli di antibiotico, con successo su oersina sana e non cardiopatica. Il tutto sta nel componente ossidante dell’ artemisinina, che inibisce la funzionalità delle proteine “arpioni”. La sua efficacia come qualsiasi antivirale è maggiore se usata entro le 72 ore dal contagio!

    • Buongiorno Cesare, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      L’idrossiclorochina, principio attivo del Plaquenil ®, è un farmaco soggetto a prescrizione medica, utilizzato nelle prime fasi della pandemia in modo off-label per far fronte all’infezione da SARS-CoV-2 in assenza di una terapia specifica. Tuttavia, ad oggi, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) non raccomanda l’uso di idrossiclorochina in pazienti colpiti da COVID-19. Infatti le recenti evidenze scientifiche mostrano un rapporto negativo tra i benefici e gli eventi avversi -seppure non gravi-, concludendo per una sostanziale inefficacia del farmaco per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2.

      Ulteriori studi sono in corso anche per valutare l’efficacia contro il virus SARS-CoV-2 dell’artemisinina, principio attivo estratto dalla pianta Artemisia annua. Si tratta di una molecola utilizzata principalmente come antimalarico, di cui si stanno indagando le potenzialità terapeutiche per il trattamento di altre patologie.

      A questo link può consultare le raccomandazioni AIFA sui farmaci per la gestione domiciliare di COVID-19, aggiornate al 22/04/2022.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  6. Buongiorno,
    mi chiamo Guido ho 50 anni e scrivo da Parma.
    Il 21 Dicembre il tampone ha confermato che sono positivo, ho chiesto al medico di famiglia se mi facesse la richiesta medica per idrossiclorochina, ma in modo elegante si è rifiutato, spiegandomi che andava presa prima del vaccino e che con il tempo è stato riscontrato che fa più male che bene, con effetti collaterali. Chiedo conferma di quanto mi è stato riferito.

    • Buonasera Guido, grazie per la sua domanda e per l’interesse dimostrato.

      Ci scusiamo per la risposta tardiva, ma le confermiamo che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle recenti evidenze scientifiche, non raccomanda l’uso di idrossiclorochina in pazienti colpiti da COVID-19. Infatti gli studi clinici pubblicati mostrano un rapporto negativo tra i benefici e gli eventi avversi -seppure non gravi-, concludendo per una sostanziale inefficacia del farmaco per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2.

      Può trovare a questo link le raccomandazioni AIFA sui farmaci per la gestione domiciliare di COVID-19, aggiornate al 22/04/2022.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buongiorno Rosalba, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      Ci teniamo a sottolineare che in questo articolo non viene messa in discussione l’efficacia del Plaquenil® in caso di diagnosi di artrite reumatoide o di lupus eritematoso sistemico (LES).
      L’idrossiclorochina rappresenta una terapia d’elezione per il trattamento di queste due patologie autoimmuni, grazie alle sue proprietà immunosoppressive.
      L’unica raccomandazione per i pazienti affetti da artrite reumatoide o da lupus resta quella di assumere regolarmente il farmaco prescritto per tenere sotto controllo la loro sintomatologia.

      Pertanto continui a seguire scrupolosamente la posologia prescritta dal suo medico curante, al fine di limitare la riacutizzazione dei sintomi o la comparsa di effetti indesiderati .
      Può consultare a questo link le indicazioni terapeutiche dell’idrossiclorochina e le sue precauzioni d’impiego indicate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  7. E un ottimo farmaco,io lho prendo da 7 anni 2 volte al giorno,e sto benissimo e non ci sono condizioni.. le persone parlano senza sapere.

    • Buongiorno Rosalba, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      Ci teniamo a sottolineare che in questo articolo non viene messa in discussione l’efficacia del Plaquenil® in caso di diagnosi di artrite reumatoide o di lupus eritematoso sistemico (LES). Infatti l’idrossiclorochina viene somministrata come terapia d’elezione per il trattamento di queste due patologie autoimmuni, grazie alle sue proprietà immunosoppressive. L’unica raccomandazione per i pazienti affetti da artrite reumatoide o da lupus resta quella di assumere regolarmente il farmaco prescritto per tenere sotto controllo la loro sintomatologia.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  8. Prendevo plaquenil per polimialgia reumatici per 1 anno, ora dopo 1 anno che ho smesso mi stanno ricomprende gli stessi sintomi di prima, dita intorpidite e pollice a scatto..cosa dovrei fare? Continuare la cura senza consultare il medico?
    Grazie

    • Buongiorno Fulvio, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      Innanzitutto ci scusiamo per averle risposto solo ora, speriamo vivamente che lei abbia già risolto la sua condizione. Tuttavia, le consigliamo di rivolgersi al suo medico curante oppure allo specialista reumatologo che le ha diagnosticato la patologia e prescritto il Plaquenil®. Indipendentemente dal tipo di trattamento farmacologico, è sempre importante iniziare, sospendere o riprendere delle terapie sotto stretto controllo medico.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buongiorno Maria, grazie per la sua osservazione.

      L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle recenti evidenze scientifiche, non raccomanda l’uso di clorochina o di idrossiclorochina né allo scopo di prevenire né di curare l’infezione da SARS-CoV-2.

      Può trovare a questo link le raccomandazioni AIFA sui farmaci per la gestione domiciliare di COVID-19, aggiornate al 22/04/2022.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buongiorno Bartolomeo, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      Sebbene il nostro consiglio resti sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante, possiamo fornirle alcune informazioni sugli effetti indesiderati del Plaquenil®, consultabili anche sul foglietto illustrativo del farmaco stesso.

      Tra i possibili effetti indesiderati legati all’assunzione dell’idrossiclorochina, principio attivo del Plaquenil®, è possibile riscontrare bassi valori di glucosio nel sangue (ipoglicemia).
      I dati scientifici riportano esempi di ipoglicemia da idrossiclorochina sia in pazienti non diabetici che in soggetti che assumono contemporaneamente farmaci ipoglicemizzanti. In quest’ultimo caso i pazienti che manifestano sintomi di ipoglicemia, devono immediatamente rivolgersi al proprio medico curante o allo specialista endocrinologo per un opportuno monitoraggio della glicemia ed eventualmente rivalutare il trattamento con idrossiclorochina oppure il dosaggio dei farmaci ipoglicemizzanti assunti. Pertanto, le indicazioni relative agli effetti indesiderati di qualsiasi medicinale sono valutate anche in base alla storia clinica del paziente e alle eventuali terapie concomitanti.

      Al fine di ottenere un’assistenza medica efficace e sicura, è fortemente consigliato comunicare al proprio medico eventuali effetti indesiderati apparsi in seguito all’assunzione di un farmaco. In questo modo il medico potrà fornire una riposta più attinente al caso specifico del paziente, valutandone la storia clinica in modo completo e preciso.

      Speriamo di averle fornito informazioni sufficienti per sollecitarla ad approfondire la natura della sua ipoglicemia con il suo medico.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  9. Salve sono un medico il plaquenil funziona benissimo come antivirale in tutte le virosi (bronchiti ,tracheiti,bronchioliti)naturalmente associandolo ad altri farmaci indicati volta per volta.effetti collaterali non ne quasi mai visti e comunque legati alla dose accumulo.

    • Buonasera Margherita, grazie per la sua osservazione.

      L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle evidenze scientifiche che si sono progressivamente accumulate, non raccomanda l’uso di idrossiclorochina in pazienti colpiti da COVID-19. Infatti gli studi clinici pubblicati mostrano un rapporto negativo tra i benefici e gli eventi avversi -seppure non gravi-, concludendo per una sostanziale inefficacia del farmaco per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2.

      Può trovare a questo link le raccomandazioni AIFA sui farmaci per la gestione domiciliare di COVID-19, aggiornate al 22/04/2022.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buon pomeriggio Eraldo, grazie per aver letto il nostro articolo.

      La sua osservazione si riferisce chiaramente alla circolare del Ministero della Salute del 30 novembre 2020 sulla “gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2”. In questa circolare il Ministero forniva le indicazioni operative per la presa in carico dei pazienti con COVID-19 in isolamento domiciliare asintomatici o paucisintomatici, raccomandando la vigile attesa e i trattamenti sintomatici, ad esempio con paracetamolo, principio attivo della Tachipirina ®.
      Poco dopo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) con una nota del 9 dicembre 2020 sui “principi di gestione dei casi COVID-19 nel setting domiciliare” rilasciava alcune indicazioni similari sul trattamento farmacologico domiciliare dei casi lievi e delle linee guida sulle principali terapie utilizzabili in ambiente domiciliare, prevedendo anch’essa tra le raccomandazioni generali la cosiddetta “vigile attesa” e trattamenti sintomatici, ad esempio il paracetamolo.

      In una successiva circolare del 26 aprile 2021 il Ministero ha esplicitato il concetto di “vigile attesa” come sorveglianza clinica attiva, costante monitoraggio dei parametri vitali e delle condizioni cliniche del paziente.
      Il 9 febbraio 2022 il Consiglio di Stato ha emesso una sentenza, ribadendo la libertà prescrittiva del medico sulle terapie domiciliari e sulle evidenze scientifiche -condivise a livello internazionale-, confermando l’efficacia terapeutica, la sicurezza e la tollerabilità del paracetamolo come antipiretico e antidolorifico anche in pazienti affetti da COVID-19.

      Purtroppo molti medici e altrettanti pazienti ricordano ancora le difficoltà legate alla gestione domiciliare dei casi COVID, soprattutto se colpiti da un rapido ed improvviso peggioramento della sintomatologia.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  10. Buongiorno,sono positiva da 2 giorni al Covid-19 e malata di poliartrite sieronegativa uso Idrossiclorochina da 2 anni da 200mg al giorno,ora con il Covid sto decisamente meglio in abbinamento con Deltacortene da 5mg la febbre è scomparsa come i sintomi. Evidentemente almeno per me, questo farmaco non è cosi negativo.

    • Buongiorno Lorella, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      L’idrossiclorochina rappresenta una terapia d’elezione per il trattamento di alcune patologie autoimmuni, grazie alle sue proprietà immunosoppressive. Tuttavia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), alla luce delle evidenze scientifiche che si sono progressivamente accumulate, non raccomanda l’uso di idrossiclorochina in pazienti colpiti da COVID-19. La sua pregressa patologia e la regolare assunzione del farmaco, antecedente alla positività, indicano una specificità della sua condizione, che il suo medico sta di certo monitorando attentamente.

      Buona guarigione.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buongiorno Rinaldo, grazie per l’interesse dimostrato.

      L’idrossiclorochina, principio attivo del Plaquenil ®, rappresenta il trattamento d’elezione per l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico (LES). Può consultare autonomamente il riassunto delle caratteristiche del prodotto, documento reso disponibile dai AIFA il 23/04/2022, in cui il farmaco è indicato per il trattamento dell’artrite reumatoide in fase attiva e cronica e nel lupus eritematoso discoide e disseminato. Inoltre, il farmaco è usato anche per il trattamento dell’artrite idiopatica giovanile (in terapia d’associazione), e per il lupus sistemico eritematoso e discoide.

      Per approfondire i diversi studi scientifici sull’argomento, le consigliamo di consultare PubMed (banca dati biomedica accessibile gratuitamente on line). A questo link può leggere un recente articolo sullo stato dell’arte delle conoscenze attuali sull’uso dell’idrossiclorochina nei pazienti affetti da LES.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

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