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Salute

La salute è quanto di più prezioso possiedi. In questa sezione vogliamo offrirti informazioni di natura medico/farmaceutica, con la massima cura delle fonti e un linguaggio semplice.

Monuril ®: la bustina più usata per le infezioni urinarie

monuril

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Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano una condizione molto comune negli adulti, soprattutto nelle donne. I batteri sono spesso la causa di queste infezioni, che richiedono una terapia antibiotica a breve o lungo termine. Il Monuril ® è tra i farmaci più prescritti per il trattamento e la prevenzione delle infezioni urinarie. Ogni bustina è a base di fosfomicina trometamolo, un antimicrobico attivo contro i microrganismi che colonizzano l’apparato urinario.

Il Monuril ® è un antimicrobico ad ampio spettro a base di fosfomicina trometamolo. Viene somministrato dietro prescrizione medica per il trattamento delle infezioni delle basse vie urinarie, che interessano principalmente l’uretra (uretrite) e la vescica (cistite). I sintomi più comuni sono bruciore, minzione frequente o dolorosa, sangue nelle urine, dolore nella regione pelvica o lombare e febbre. Le infezioni delle alte vie urinarie, a carico di ureteri e reni, possono presentare una sintomatologia più complessa, dando sintomi sistemici e perfino sepsi.

Infezioni delle vie urinarie (IVU)

Le infezioni delle vie urinarie, indicate con la sigla IVU, rappresentano un processo infiammatorio di natura infettiva delle vie urinarie. Le IVU possono interessare diversi tratti dell’apparato urinario: reni, ureteri, uretra e vescica. In base alla frequenza della loro comparsa possono essere acute/episodiche, ricorrenti o croniche; infatti il medico può valutare una terapia differente in caso di persistenza dei sintomi nel tempo.

Inoltre, le infezioni delle vie urinarie possono essere distinte in:

  • Complicate: si presentano in caso di alterazioni anatomiche o funzionali del tratto urinario, oppure di altre condizioni di rischio. Richiedono una terapia antibiotica prolungata, al fine contrastare le possibili recidive;
  • Non complicate: colpiscono soggetti con un tratto urinario normale, sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Si risolvono dopo una breve terapia antibiotica e la più comune è la cistite.

Le vie urinarie sono normalmente sterili, ma quando i batteri riescono a penetrare nel tratto urinario e a risalire dall'uretra alla vescica e, in caso di pielonefrite, dall'uretere fino al rene, possono dare delle infezioni. Tra i batteri responsabili delle infezioni urinarie più frequenti abbiamo Escherichia coli, Staphylococcus saprophyticus, Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus faecalis.

Nel caso invece delle infezioni delle vie urinarie di tipo nosocomiale, ossia quelle acquisite in ambiente ospedaliero, ritroviamo Escherichia coli e possiamo incontrare Klebsiella, Pseudomonas, Enterococcus faecalis, Proteus mirabilis e la specie micotica Candida albicans.

Le infezioni delle vie urinarie sono molto comuni e hanno un’incidenza maggiore tra le donne rispetto agli uomini. Le ragioni di questa differenza sono legate all’anatomia dell’uretra, che nella donna è più breve rispetto all’uomo, sfociando direttamente sopra la vagina e vicino all’ano. Questo aumenta il rischio di contaminazione microbica e sottolinea l’importanza di una corretta igiene intima.

Indicazioni terapeutiche e posologia del Monuril ®

 Il Monuril ® è indicato per il trattamento di:

  • Cistite batterica acuta, episodi acuti di cistiti batteriche recidivanti, sindrome uretro-vescicale batterica acuta, uretrite batterica aspecifica;
  • Significativa batteriuria asintomatica (solo sotto stretto controllo medico in gravidanza);
  • Infezioni post-operatorie del tratto urinario;
  • Profilassi delle infezioni del tratto urinario negli interventi chirurgici e nelle manovre diagnostiche transuretrali.

Il farmaco viene somministrato come soluzione orale a base di fosfomicina trometamolo, quest’ultimo è un eccipiente stabilizzante del principio attivo. Il contenuto di una bustina è pari a 3g di fosfomicina e deve essere disciolto in mezzo bicchiere di acqua o altra bevanda, mescolando fino a completa dissoluzione del granulato.  Si raccomanda di assumere Monuril ® a stomaco vuoto, preferibilmente prima del riposo notturno dopo aver urinato.

In genere il trattamento prevede l’assunzione di una bustina di Monuril ® in unica somministrazione giornaliera. Tuttavia, in caso di una sintomatologia persistente, il medico curante può valutare la somministrazione di una seconda bustina dopo 24 ore dal primo trattamento. 

Meccanismo d’azione della fosfomicina trometamolo

Il principio attivo del Monuril ® è la fosfomicina trometamolo, analogo strutturale del fosfoenolpiruvato. Il fosfoenolpiruvato a sua volta è un composto intermedio della glicolisi, ossia del processo di degradazione del glucosio. Il meccanismo d’azione della fosfomicina consiste nell’inibizione della fosfoenolpiruvato-transferasi, enzima coinvolto nella formazione dell’acido N-acetilmuramico (NAM) a partire da N-acetilglucosamina (NAG) e fosfoenolpiruvato.

L’acido N-acetilmuramico (NAM) è una molecola struttura del peptidoglicano (o mureina), componente principale della parete batterica. La parete cellulare è una struttura tipica dei microrganismi e assente nell’uomo; è così possibile una selettività d’azione del farmaco nei confronti delle cellule batteriche. Infatti la fosfomicina inibisce la formazione della parete del batterio, indispensabile alla sopravvivenza del microrganismo, e ne causa così la morte (attività battericida). 

La fosfomicina trometamolo è attiva nei confronti di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, inclusi i batteri patogeni più frequentemente isolamenti nelle infezioni delle vie urinarie, come Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Staphylococcus, Streptococcus e altri ceppi resistenti.

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Infezione delle vie urinarie ad eziologia microbica

Ricordiamo che i batteri sono classificati in Gram-positivi e Gram-negativi in base alla loro diversa capacità di trattenere il colorante cristalvioletto dopo trattamento con alcool.  Questa differenza è legata alla struttura e alla composizione della parete cellulare; infatti i Gram-negativi hanno uno strato di peptidoglicano molto più sottile rispetto a quello presente nei Gram-positivi.

Resistenza al Monuril ®

L’uso di Monuril ® può indurre la formazione di ceppi batterici resistenti, come avviene spesso in caso di terapia antibiotica. Infatti i batteri possono sviluppare dei meccanismi di resistenza nei confronti della fosfomicina, bloccandone l'attività biologica e quindi l’efficacia antibatterica.

Tra i meccanismi di resistenza abbiamo:

  • Una mutazione a carico del meccanismo di trasporto della fosfomicina all’interno delle cellule batteriche, che blocca l’accesso della molecola al sito d’azione; 
  • La sintesi di una proteina che inattiva la fosfomicina metabolizzandola e legandola al glutatione (GSH), rendendola incapace di svolgere la propria attività antibatterica;
  • La presenza di plasmidi, ossia di DNA-extracromosomiale che replica autonomamente rispetto al cromosoma batterico e che contiene i geni della resistenza.

Le infezioni delle vie urinarie hanno spesso un’eziologia batterica, ma il trattamento di infezioni non batteriche con antibiotici può accelerare la comparsa e la successiva propagazione di questi batteri resistenti.

Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR, Antimicrobial resistance) è una delle principali conseguenze dell’abuso di farmaci antibatterici, a tal punto da rappresentare un problema di sanità pubblica a livello mondiale. L'uso eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici favorisce lo sviluppo di ceppi patogeni resistenti, riducendo in tal modo la possibilità di un trattamento efficace.

Il Monuril ® è un farmaco soggetto a prescrizione medica e va assunto come indicato dal proprio medico, senza incorrere nella tentazione dell’autodiagnosi, anche solo per una cistite.

Pertanto è importante una corretta diagnosi accompagnata da un esame delle urine e dall’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma.

Fonti

Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI)

Foglio illustrativo MONURIL 3 g granulato per soluzione orale

Silver, Lynn L. “Fosfomycin: Mechanism and Resistance.” Cold Spring Harbor perspectives in medicine vol. 7,2 a025262. 1 Feb. 2017, doi:10.1101/cshperspect.a025262

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30 risposte a “Monuril ®: la bustina più usata per le infezioni urinarie”

    • Buonasera Pasquale, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      Come lei sa -leggo che è un medico-, il Monuril ® è un antimicrobico ad ampio spettro a base di fosfomicina trometamolo. Viene somministrato dietro prescrizione medica per trattare le infezioni delle basse vie urinarie, principalmente uretriti e cistiti. Per avere una diagnosi accurata le consigliamo di eseguire un esame delle urine e un’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma.

      Raccomandiamo che l’uso eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici favorisce lo sviluppo di ceppi patogeni resistenti, riducendo in tal modo la possibilità di un trattamento efficace.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  1. Buonasera

    È possibile assumere Monuril se si sta facendo una terapia antibiotica con Augmentin per altra ragione?

    Cordialmente

    • Buonasera Lea, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      L’associazione di due o più farmaci antimicrobici può ampliare lo spettro d’azione e viene spesso suggerita nelle infezione da germi multiresistenti. Tuttavia, al fine di evitare proprio lo sviluppo di ceppi batterici resistenti, è da preferire una terapia mirata, basata cioè su un referto microbiologico di specie e di sensibilità agli antibiotici.

      Pertanto le consigliamo di parlarne con il suo medico curante, che potrà eventualmente consigliarle un esame delle urine e un’urinocoltura per isolare il microrganismo responsabile dell’infezione.
      Inoltre, cogliamo l’occasione per incoraggiare i nostri lettori a rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia o al medico specialista per avere informazioni relative a diagnosi e approcci terapeutici, poiché la conoscenza completa della storia clinica del paziente è una condizione imprescindibile per un’assistenza medica efficace e sicura.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buongiorno Maria, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      La data di scadenza di un medicinale viene proposta dalla ditta che mette in commercio il farmaco, previa autorizzazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) o dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA). L’indicazione di tale data passa attraverso degli studi sulla stabilità del farmaco nel tempo e sulla sua corretta conservazione; i test eseguiti sono standardizzati e regolati da linee guida internazionali, che vengono seguite in tutta Europa e in altri paesi del mondo.
      L’obiettivo di questi studi è garantire che il medicinale non subisca alterazioni che ne compromettano la sicurezza e l’efficacia. Una volta superata la data di scadenza la quantità di principio attivo nel farmaco può diminuire, modificandone l’efficacia. Inoltre, le sostanze contenute nel farmaco potrebbero subire delle modificazioni chimiche superati i limiti di validità. Tali modificazioni, pur non determinando una visibile alterazione di colore, odore o sapore del medicinale, possono portare alla formazione di prodotti potenzialmente tossici per l’organismo.
      Infine, va sottolineato che la data di scadenza è collegata alla corretta conservazione dal farmaco, indicata sul foglietto illustrativo del medicinale.

      Pertanto, l’assunzione di medicinali dopo la loro data di scadenza è fortemente sconsigliata.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  2. Quattro giorni fa ho avuto un’infrazione alle vie urinarie: avevo lo stimolo di fare sempre pipì e alla fine bruciava. Ho preso 6 pasticche al giorno per due giorni forse anche uno e mezzo di cystitis rapid e l’ho smesso perché stavo bene . Tre gironi dopo mi ritrovo dolorante al rene destro e con un pochino di febbre . Niente bruciore ne stimolo di far pipì solo alla fine della pipì mi sento dolorante. Posso prendere il monuril a questo punto?

    • Buongiorno Monya, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      Come avrà letto, le infezioni delle vie urinarie possono interessare diversi tratti dell’apparato urinario: reni, ureteri, uretra e vescica. Inoltre, in base alla frequenza della loro comparsa possono essere acute/episodiche, ricorrenti o croniche.
      Purtroppo si tratta di infezioni spesso anche recidive a causa di scorrette abitudini alimentari e comportamentali o in seguito all’uso inappropriato di antibiotici -che può favorire l’insorgenza di resistenze batteriche- o ancora in caso di malformazioni congenite o acquisite dell’apparato urinario stesso.

      Cystitis Rapid è un integratore alimentare a base di estratto di semi di pompelmo, uva ursina, erica, pilosella ed ononide, che può contribuire all’equilibrio microbico dell’organismo e favorire la fisiologica funzione del sistema urinario. Monuril ®, invece, è un antimicrobico ad ampio spettro a base di fosfomicina trometamolo, che può essere dispensato solo dietro prescrizione medica.

      Proprio alla luce del suo dolore al rene, le consigliamo di contattare il suo medico di base per poter escludere una pielonefrite, ossia un’infezione renale. Infatti, sarà il suo medico a suggerirle la terapia antibiotica più adatta e -nel caso lo ritenesse necessario- un’urinocoltura per isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  3. Leggero bruciore alla fine dell’uretra sulla punta del pene. Durante la minzione non ho particolari fastidi Se faccio bagni di camomilla sembra che il bruciore tenda a passare. Sono anziano (74) urino spesso anche perchè bevo molto (PSA4) può servire Munoril

    • Buongiorno Renato, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      Come le avrà spiegato il suo medico, l’antigene prostatico (PSA) viene considerato generalmente nella norma se è inferiore a 4 ng/ml. Questo valore, però, può variare con l’aumentare dell’età e con il naturale incremento del volume della prostata, tipico proprio dell’invecchiamento. Infatti, l’età che avanza può avere degli effetti sulle vie urinarie, tra cui l’aumento della quantità e della frequenza di minzione (poliuria). Tuttavia, bisogna sempre analizzare la quantità di liquidi assunta ed espulsa con la minzione per stabilire se il problema è determinato dalla poliuria. Inoltre l’assenza di disuria, ossia di dolore durante la minzione, e la presenza di bruciore nel tratto finale del canale uretrale -a livello del meato urinario potrebbero far pensare ad un’uretrite.
      Tuttavia, un’infiammazione acuta o cronica dell’uretra può avere diverse cause, che devono essere necessariamente indagate per formulare una corretta diagnosi e consigliare un adeguato approccio terapeutico. Sicuramente i lavaggi intimi a base di camomilla possono arrecarle sollievo, date le sue proprietà lenitive ed antisettiche.
      Ad ogni modo, prima di assumere un farmaco, le consigliamo di contattare il suo medico oppure il suo urologo per valutare l’intensità dei sintomi riportati e di eventuali sintomi annessi, la loro durata e la sua igiene intima. Nel caso le venisse diagnosticata un’uretrite ad eziologia batterica, sarà il medico a decidere se prescriverle il Monuril ® oppure un farmaco più adatto alla sua particolare condizione.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  4. Esame urine positivo a più cose. Urinocoltura negativo. Il medico di base mi ha prescritto due confezioni di monuril 3g.
    Ho qualche perplessità. Quattro somministrazioni non sono troppe?

    • Buongiorno Filomena, grazie per l’interesse dimostrato.

      Premettendo che la raccolta delle urine deve essere eseguita prima dell’inizio di qualsiasi terapia antibiotica, pena l’inattendibilità dell’esame, è importante indagare la causa del disturbo alle vie urinarie. Infatti, urinocoltura ed esame delle urine contribuiscono ad una diagnosi corretta, chiarendone l’eziologia. Pertanto, sulla base di quanto emerso dall’urinocoltura e dall’esame completo delle urine, che comprende l’analisi di diversi parametri fisici, chimici e biologici, il suo medico potrebbe comunque sospettare un’eziologia batterica.

      Sicuri della completa disponibilità del suo medico di base, le consigliamo di chiedere ulteriori spiegazioni sulla terapia prescritta e di valutare eventualmente un consulto specialistico.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  5. Buongiorno,il monuril è antibiotico? Bisogna prendere fermenti tipo Codex durante la somministrazione?la mia ginecologa mi ha prescritto come prevenzione delle cistiti recidivanti una bustina di monuril a settimana per tre mesi , non ho ancora iniziato , sono piuttosto titubante , così facendo non si creano antibiotico resistenze? Esperienze dj altre persone lamentano che con questa prevenzione sono aumentati gli episodi di cistiti
    Se antibiogramma da il monuril a <16 e altri antibiotici con numeri più bassi , quale è più efficace l’antibiotico con il numero più alto o più basso? Grazie, saluti

    • Buonasera Maria, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      Il Monuril ® è un farmaco antimicrobico e viene utilizzato per il trattamento delle infezioni delle basse vie urinarie. Infatti, i farmaci antimicrobici vengono prescritti in caso di infezioni, il cui agente eziologico può essere un batterio, un fungo, un virus o un parassita. Di conseguenza i farmaci antimicrobici sono una vasta categoria di medicinali, che comprende antibiotici, antifungini o antimicotici, antivirali e antiparassitari.
      La fosfomicina trometamolo, principio attivo del Monuril ®, è un antibiotico attivo nei confronti di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, inclusi i batteri patogeni più frequentemente isolamenti nelle infezioni delle vie urinarie, come Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Staphylococcus, Streptococcus e altri ceppi resistenti.
      La cistite è un’infiammazione della vescica, che può avere eziologia batterica e richiedere una terapia antibiotica. Infatti, alcune cistiti semplici possono risolversi senza il ricorso ad un trattamento farmacologico, mentre infezioni più complicate possono richiedere l’assunzione di antibiotici, anche solo in monosomministrazione.
      Il Monuril ® è un medicinale indicato per il trattamento di cistiti batteriche acute ed episodi acuti di cistiti batteriche recidivanti. Nei casi in cui il batterio responsabile della cistite non è sensibile alla fosfomicina, si può optare per un farmaco alternativo, come i fluorochinoloni.
      L’uso di antibiotici può, però, alterare la flora batterica intestinale, perché questi farmaci sono attivi contro tutte le tipologie di batterio e non discriminano tra i cosiddetti batteri “cattivi” (responsabili dell’infezione) e quelli “buoni” (la flora batterica intestinale). Questo può determinare difficoltà nella regolarità intestinale, nausea, diarrea e vomito persistenti.
      Pertanto, l’assunzione di fermenti lattici, detti anche probiotici, durante una terapia antibiotica e anche dopo il cessare della stessa aiuta a riequilibrare la flora batterica. Data la vasta gamma di fermenti lattici disponibili, sarà il suo medico ad indicarle il probiotico più adatto e le relative modalità di assunzione.

      L’uso di Monuril ® può indurre la formazione di ceppi batterici resistenti, come avviene spesso in caso di terapia antibiotica. Pertanto, è importante una corretta diagnosi accompagnata da un esame delle urine e dall’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma. Quest’ultimo è un test in vitro che consente di saggiare la sensibilità di un batterio, espressa in MIC (minima concentrazione inibente), a vari antibiotici, attraverso l’esposizione del microrganismo isolato a differenti concentrazioni di farmaco. Infatti, la MIC è un valore numerico che rappresenta la più bassa concentrazione (in µg/mL) di farmaco in grado di inibire in vitro la crescita di uno specifico batterio. Questa concentrazione viene rapportata a valori soglia (breakpoint), fissati per le diverse combinazione microrganismo-antibiotico, in accordo con le linee guida dell’EUCAST (Comitato Europeo per i Test di Suscettibilità Antimicrobica). Tuttavia, per utilizzare in modo corretto il dato della MIC è fondamentale considerare, oltre alla sede di infezione e alla concentrazione del farmaco raggiungibile per un determinato dosaggio, che non sempre la MIC più bassa identifica l’antibiotico più efficace, poiché è maggiormente predittivo il rapporto tra breakpoint (BP) e MIC. Segnaliamo che i valori di MIC preceduti dal segno <= indicano che la crescita del microorganismo è stata inibita dalla più bassa concentrazione di farmaco utilizzata per il test ed esprimono di conseguenza una notevole sensibilità indipendentemente dal valore numerico; al contrario, valori preceduti dal segno > indicano che la crescita non è stata inibita dalla massima concentrazione utilizzata ed evidenziano quindi una resistenza elevata. Per questo nell’antibiogramma viene riportato vicino al nome di ciascun antibiotico l’interpretazione della sensibilità:
      – S (sensibile), ossia il batterio è inibito dalla concentrazione sierica del farmaco che si ottiene con la dose normale;
      – I (intermedio), il batterio è inibito soltanto quando si ottengono concentrazioni più elevate rispetto alle dosi normalmente consigliate;
      – R (resistente), batterio resistente ai livelli sierici di farmaco solitamente raggiungibili.

      Ricordiamo che è possibile pervenire le infezioni urinare; le infezioni sono spesso recidive a causa di scorrette abitudini alimentari e comportamentali o di un uso improprio di antibiotici. Pertanto, le consigliamo di rivolgersi nuovamente alla sua ginecologa, che saprà spiegarle le motivazioni alla base di una profilassi antibiotica, soprattutto grazie alla completa conoscenza della sua personale storia clinica.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  6. Buongiorno.e da settimane che mi porto dietro la candida e non so più come fare ad uscirne.mi sono stati prescritti degli ovuli con dentro un antifungino e primi giorni sembrava funzionasse,ma poi andando di corpo,mi ritorna sempre.come devo fare? Non è possibile avere paura di andare in bagno,che questa cosa mi peggiora sempre di più? Quale farmaco può eliminarla del tutto,anche se poi torno in bagno?c’è qualche antibiotico adatto? O un antifungino abbastanza forte? Il monuril potrebbe andare bene? Ho notato anche che all’interno si sono formate,come una specie di vescichette.ho paura di portarmela dietro a vita.non so più come uscirne

    • Buongiorno Veronica, grazie per l’interesse dimostrato e per aver condiviso la sua esperienza.

      Come immagino già sappia, le candidosi sono infezioni micotiche, il cui agente eziologico è nella maggior parte dei casi Candida Albicans. Per questo, la terapia indicata per il trattamento della candida consiste nell’uso di farmaci antimicotici. Le forme sporadiche possono essere trattate con formulazioni locali: ovuli o creme vaginali. Tuttavia, forme ricorrenti o persistenti possono richiedere l’uso di antimicotici orali oppure una specifica profilassi indicata dal suo ginecologo e spesso anche il trattamento di un eventuale partner.

      Le consigliamo di contattare il suo medico di base o il suo ginecologo di fiducia, con cui rivedere -se necessario- la terapia prescritta, soprattutto alla luce del sua sintomatologia specifica.
      Purtroppo, si tratta di un’infezione fungina molto frequente nelle donne, la cui flora batterica può venire alterata, ad esempio con l’abuso di antibiotici, permettendo a Candida Albicans di passare da innocua a patogena. Resta fondamentale seguire sempre alcune norme alimentari e comportamentali, per prevenire le infezioni vaginali e favorirne il trattamento.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  7. Ho escherichia coli nelle urine ma la mia dottoressa mi da solo monuril e non risolvo mai il problema c’è qualcosa di più specifico per debbelare

    • Buongiorno Federica, grazie per l’interesse dimostrato e per la sua domanda.

      La corretta diagnosi di infezioni urinarie si basa sull’esame delle urine e sull’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione stessa. Per valutare, però, la risposta del batterio ad una terapia farmacologica, si procede con un altro test di laboratorio: l’antibiogramma. Infatti questo test permette di valutare la sensibilità dei microrganismi all’azione dei farmaci, esponendo i batteri isolati nelle urine a diverse concentrazioni di antibiotici.

      La fosfomicina trometamolo, principio attivo del Monuril ®, è attiva nei confronti di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, incluso Escherichia coli. Quest’ultimo è un batterio sensibile a diversi antibiotici, ma, al fine di evitare lo sviluppo di forme di resistenza, è opportuno effettuare un antibiogramma, così da individuare la terapia antibiotica più efficace.

      Le consigliamo di rivolgersi al suo medico di base, per valutare -se necessario- un’alternativa terapeutica, anche alla luce delle informazioni fornite dall’antibiogramma.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  8. Buongiorno soffro di prostatite cronica ho preso un batterio dopo ciclo di antibiotici aspettando 10 giorni ho eseguito urinocultura piu antibiogramma tutto negativo.ma persiste una forte uretrite . Posso prendere il monuril grazie

    • Buongiorno Olindo, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      Alla luce della sua condizione cronica, le consigliamo, nel caso i sintomi fossero ancora presenti, di rivolgersi al suo medico di base o all’urologo che la segue. Infatti una prostatite cronica di origine batterica può determinare frequenti infezioni delle vie urinarie, come cistiti o uretriti. Tuttavia, è sempre opportuno indagare l’eziologia dell’infezione, per poter individuare il trattamento farmacologico più efficace.

      Ricordiamo che il Monuril ® è un farmaco soggetto a prescrizione, da assumere solo dopo consulto medico per evitare lo sviluppo di ceppi resistenti.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  9. Ho 62 anni e da un po che soffro con la vescica cioè non svuoto tutta sono andata da 2 dottori ma nn mi hanno dato niente ma io ogni volta che devo fare pipi mi viene un forte dolore ai reni è avvolte mi miene anche febbre volevo sapere se quest6e un problema solo maschile ho anche femminile perché quando mi sono fatta l geografia il medico ha detto che nn svuotavo la vescica come un uomo quando ha problema di prostata

    • Buongiorno Maria, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      L’incapacità di urinare o svuotare completamente la vescica è detta ritenzione urinaria. Le cause di tale condizione possono essere diverse, oltre alla citata ipertrofia prostatica, e manifestarsi in pazienti di entrambi i sessi. Infatti le cause possono essere di varia natura: infiammatorie, infettive, ostruttive, farmacologiche, neurologiche, neoplastiche, ecc.

      La ritenzione urinaria può insorgere anche come complicazione di una patologia primaria. Per questo, le consigliamo di contattare il suo medico di base, per indagare in modo approfondito l’eziologia del suo disturbo e valutare -se necessario- un consulto specialistico.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  10. A causa di una forte uretrite da radioterapia alla prostata il medico radioterapista mi ha prescritto 2 bustine di Monuril.
    Non ritiene necessario fare urinocoltura nè esame urine.
    E’ una procedura corretta? grazie

    • Buonasera Luigi, grazie per aver condiviso la sua esperienza.

      L’uretrite, ossia l’infiammazione acuta o cronica dell’uretra, può avere un’eziologia infettiva, iatrogena o traumatica. Nei casi di neoplasia prostatica la radioterapia può avere degli effetti collaterali a carico dell’area trattata. Tali effetti dipendono da molteplici fattori, tra cui anche la modalità con cui viene effettuato il trattamento (radioterapia esterna, o transcutanea, radioterapia interna, ecc.). Il Monuril ® è indicato per il trattamento di cistite batterica, sindrome uretro-vescicale batterica acuta, uretrite batterica aspecifica, infezioni post-operatorie, ma anche per la prevenzione di infezioni del tratto urinario negli interventi chirurgici e nelle manovre diagnostiche transuretrali. Data la specificità della sua patologia e gli eventuali esami svolti per monitorarla, le consigliamo di approfondire le strategie terapeutiche con il medico specialista che la segue.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  11. Buongiorno,
    Sono Maria, a mio fratello, in seguito ad un tumore, è stata asportata la vescica, ora da diversi giorni soffre di un’infezione urinaria, in precedenza curata con Augmentin, ma purtroppo a distanza di due giorni è ricomparsa.
    Il medico ha allora prescritto l’orinocoltura, da cui è emersa un’infezione da escherichia coli.
    Il medico ha quindi prescritto l’antibiotico adatto, Ciproxin, più due cicli di due giorni ciascuno di Monuril.
    Allora la mia domanda è: in assenza di vescica la cura con il Monuril è appropriata?
    Vi ringrazio tantissimo per la cortese risposta.
    Saluti
    Maria

    • Buongiorno Maria, grazie per aver condiviso l’esperienza di suo fratello.

      Un intervento di cistectomia, ossia di rimozione chirurgia della vescica, comporta la creazione di una derivazione urinaria. Tale derivazione può essere realizzata in diversi modi, ad esempio collegando gli ureteri direttamente alla cute o a un’ansa intestinale oppure creando una nuova vescica ortopedica. Tutto ciò può comportare l’insorgenza di infezioni urinarie, che possono interessare diversi tratti dell’apparato urinario, compresa la stomia.

      La fosfomicina, principio attivo di Monuril ®, è indicata non solo per il trattamento di cistiti ed uretriti, ma anche per le infezioni post-operatorie del tratto urinario e per la profilassi delle infezioni urinarie negli interventi chirurgici e in alcune manovre diagnostiche.

      Ad oggi, i contenuti di questa sezione non hanno in nessun caso l’obiettivo di sostituire il parere, la diagnosi o i trattamenti prescritti dal proprio medico curante.
      Per questo, consigliamo a suo fratello di rivolgersi al suo medico di base oppure all’urologo che lo segue, al fine di approfondire la strategia terapeutica prescritta e ricevere un’assistenza sicura ed efficace.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

    • Buonasera, grazie per la sua cortese domanda.

      Il Monuril ® è un farmaco etico, ossia un farmaco con obbligo di prescrizione medica.

      La nostra piattaforma di ordine e consegna a domicilio dei farmaci permette al farmacista di dispensare correttamente anche i farmaci con ricetta, attraverso la verifica della prescrizione medica e l’eventuale consiglio professionale durante la telefonata al cliente. Qualora lei non disponga della prescrizione medica richiesta, contatti il tuo medico per valutare possibili alternative. Se necessario, un nostro corriere potrà occuparsi del ritiro preventivo della ricetta medica all’indirizzo indicato, il suo o quello del suo medico.

      Per ordinare il prodotto dal nostro sito, può consultare il seguente link https://www.pharmercure.com/farmaci/lista-farmaci?WordSearch=monuril&IsFreeSearch=true

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

  12. Buonasera il venerdì non capisco come non faccio pipì per più di 10 ore senza avere lo stimolo, quando la faccio mi parte un dolore pazzesco di tutto l’addome fino all’ano compresa la vagina e i reni sembrava mi infilzassero spade dopo 2 giorni inizia la febbricola faccio esami del sangue delle urine e urinocoltura dagli esami sangue unico dato da rilevare è la pcr 7,5 ( su un massimo di 0,5) esami urine batteri nella norma emazie di poco sopra la norma leucociti 45 (range di 20) attendo urinocoltura positiva per enterococcus decal is 50.000!unita ma non niente testata la fosfomicina unica soluzione Ciproxin ( che non prendo perché sospeso in lontano passato per effetti avversi) rifaccio urinocoltura con lo scopo di chiedere di testare la fosfomicina ma l’esame da esito negativo nessuna crescita batterica di rilievo così non prendo nulla nel frattempo la febbre è passata mi rimane solo un senso di peso nella vescica anziché lo stimolo a dare pipì ripeto oggi esame urine leucociti raddoppiati e presenza di cellule epiteli che la prima volta erano assenti è sempre esterasi leucocitaria presente
    secondo il mio ginecologo il Monuril potrebbe dare antibiotico resistenza e non va preso secondo il mio medico di famiglia subito 2 bustine di Monuril
    Che devo fare? Grazie per una celere risposta

    • Buonasera Marianna, grazie per aver condiviso la sua esperienza personale.

      L’uso di Monuril ® può indurre la formazione di ceppi batterici resistenti, come avviene spesso in caso di terapia antibiotica. Infatti è importante una corretta diagnosi, accompagnata da un esame delle urine e dall’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma.

      L’antibiogramma (ABG) è un test in vitro che consente di saggiare la sensibilità di un batterio, espressa in MIC (minima concentrazione inibente), a vari antibiotici, attraverso l’esposizione del microrganismo isolato a differenti concentrazioni di farmaco. Nello specifico la MIC è un valore numerico, che rappresenta la più bassa concentrazione (in µg/mL) di farmaco in grado di inibire in vitro la crescita di uno specifico batterio.

      Per questo l’antibiogramma è importante prima di una terapia antibiotica, perché guida la scelta del trattamento ottimale contro il batterio responsabile dell’infezione, riduce il rischio di resistenze batteriche e minimizza gli effetti collaterali associati agli antibiotici meno mirati.

      Per approfondire le scelte terapeutiche, le consigliamo di rivolgersi nuovamente al suo ginecologo.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

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