Le infezioni delle vie urinarie (IVU) rappresentano una condizione molto comune negli adulti, soprattutto nelle donne. I batteri sono spesso la causa di queste infezioni, che richiedono una terapia antibiotica a breve o lungo termine. Il Monuril ® è tra i farmaci più prescritti per il trattamento e la prevenzione delle infezioni urinarie. Ogni bustina è a base di fosfomicina trometamolo, un antimicrobico attivo contro i microrganismi che colonizzano l’apparato urinario.
Il Monuril ® è un antimicrobico ad ampio spettro a base di fosfomicina trometamolo. Viene somministrato dietro prescrizione medica per il trattamento delle infezioni delle basse vie urinarie, che interessano principalmente l’uretra (uretrite) e la vescica (cistite). I sintomi più comuni sono bruciore, minzione frequente o dolorosa, sangue nelle urine, dolore nella regione pelvica o lombare e febbre. Le infezioni delle alte vie urinarie, a carico di ureteri e reni, possono presentare una sintomatologia più complessa, dando sintomi sistemici e perfino sepsi.
Infezioni delle vie urinarie (IVU)
Le infezioni delle vie urinarie, indicate con la sigla IVU, rappresentano un processo infiammatorio di natura infettiva delle vie urinarie. Le IVU possono interessare diversi tratti dell’apparato urinario: reni, ureteri, uretra e vescica. In base alla frequenza della loro comparsa possono essere acute/episodiche, ricorrenti o croniche; infatti il medico può valutare una terapia differente in caso di persistenza dei sintomi nel tempo.
Inoltre, le infezioni delle vie urinarie possono essere distinte in:
- Complicate: si presentano in caso di alterazioni anatomiche o funzionali del tratto urinario, oppure di altre condizioni di rischio. Richiedono una terapia antibiotica prolungata, al fine contrastare le possibili recidive;
- Non complicate: colpiscono soggetti con un tratto urinario normale, sia dal punto di vista morfologico che funzionale. Si risolvono dopo una breve terapia antibiotica e la più comune è la cistite.
Le vie urinarie sono normalmente sterili, ma quando i batteri riescono a penetrare nel tratto urinario e a risalire dall'uretra alla vescica e, in caso di pielonefrite, dall'uretere fino al rene, possono dare delle infezioni. Tra i batteri responsabili delle infezioni urinarie più frequenti abbiamo Escherichia coli, Staphylococcus saprophyticus, Staphylococcus epidermidis e Staphylococcus faecalis.
Nel caso invece delle infezioni delle vie urinarie di tipo nosocomiale, ossia quelle acquisite in ambiente ospedaliero, ritroviamo Escherichia coli e possiamo incontrare Klebsiella, Pseudomonas, Enterococcus faecalis, Proteus mirabilis e la specie micotica Candida albicans.
Le infezioni delle vie urinarie sono molto comuni e hanno un’incidenza maggiore tra le donne rispetto agli uomini. Le ragioni di questa differenza sono legate all’anatomia dell’uretra, che nella donna è più breve rispetto all’uomo, sfociando direttamente sopra la vagina e vicino all’ano. Questo aumenta il rischio di contaminazione microbica e sottolinea l’importanza di una corretta igiene intima.
Indicazioni terapeutiche e posologia del Monuril ®
Il Monuril ® è indicato per il trattamento di:
- Cistite batterica acuta, episodi acuti di cistiti batteriche recidivanti, sindrome uretro-vescicale batterica acuta, uretrite batterica aspecifica;
- Significativa batteriuria asintomatica (solo sotto stretto controllo medico in gravidanza);
- Infezioni post-operatorie del tratto urinario;
- Profilassi delle infezioni del tratto urinario negli interventi chirurgici e nelle manovre diagnostiche transuretrali.
Il farmaco viene somministrato come soluzione orale a base di fosfomicina trometamolo, quest’ultimo è un eccipiente stabilizzante del principio attivo. Il contenuto di una bustina è pari a 3g di fosfomicina e deve essere disciolto in mezzo bicchiere di acqua o altra bevanda, mescolando fino a completa dissoluzione del granulato. Si raccomanda di assumere Monuril ® a stomaco vuoto, preferibilmente prima del riposo notturno dopo aver urinato.
In genere il trattamento prevede l’assunzione di una bustina di Monuril ® in unica somministrazione giornaliera. Tuttavia, in caso di una sintomatologia persistente, il medico curante può valutare la somministrazione di una seconda bustina dopo 24 ore dal primo trattamento.
Meccanismo d’azione della fosfomicina trometamolo
Il principio attivo del Monuril ® è la fosfomicina trometamolo, analogo strutturale del fosfoenolpiruvato. Il fosfoenolpiruvato a sua volta è un composto intermedio della glicolisi, ossia del processo di degradazione del glucosio. Il meccanismo d’azione della fosfomicina consiste nell’inibizione della fosfoenolpiruvato-transferasi, enzima coinvolto nella formazione dell’acido N-acetilmuramico (NAM) a partire da N-acetilglucosamina (NAG) e fosfoenolpiruvato.
L’acido N-acetilmuramico (NAM) è una molecola struttura del peptidoglicano (o mureina), componente principale della parete batterica. La parete cellulare è una struttura tipica dei microrganismi e assente nell’uomo; è così possibile una selettività d’azione del farmaco nei confronti delle cellule batteriche. Infatti la fosfomicina inibisce la formazione della parete del batterio, indispensabile alla sopravvivenza del microrganismo, e ne causa così la morte (attività battericida).
La fosfomicina trometamolo è attiva nei confronti di batteri Gram-positivi e Gram-negativi, inclusi i batteri patogeni più frequentemente isolamenti nelle infezioni delle vie urinarie, come Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter, Staphylococcus, Streptococcus e altri ceppi resistenti.

Ricordiamo che i batteri sono classificati in Gram-positivi e Gram-negativi in base alla loro diversa capacità di trattenere il colorante cristalvioletto dopo trattamento con alcool. Questa differenza è legata alla struttura e alla composizione della parete cellulare; infatti i Gram-negativi hanno uno strato di peptidoglicano molto più sottile rispetto a quello presente nei Gram-positivi.
Resistenza al Monuril ®
L’uso di Monuril ® può indurre la formazione di ceppi batterici resistenti, come avviene spesso in caso di terapia antibiotica. Infatti i batteri possono sviluppare dei meccanismi di resistenza nei confronti della fosfomicina, bloccandone l'attività biologica e quindi l’efficacia antibatterica.
Tra i meccanismi di resistenza abbiamo:
- Una mutazione a carico del meccanismo di trasporto della fosfomicina all’interno delle cellule batteriche, che blocca l’accesso della molecola al sito d’azione;
- La sintesi di una proteina che inattiva la fosfomicina metabolizzandola e legandola al glutatione (GSH), rendendola incapace di svolgere la propria attività antibatterica;
- La presenza di plasmidi, ossia di DNA-extracromosomiale che replica autonomamente rispetto al cromosoma batterico e che contiene i geni della resistenza.
Le infezioni delle vie urinarie hanno spesso un’eziologia batterica, ma il trattamento di infezioni non batteriche con antibiotici può accelerare la comparsa e la successiva propagazione di questi batteri resistenti.
Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza (AMR, Antimicrobial resistance) è una delle principali conseguenze dell’abuso di farmaci antibatterici, a tal punto da rappresentare un problema di sanità pubblica a livello mondiale. L'uso eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici favorisce lo sviluppo di ceppi patogeni resistenti, riducendo in tal modo la possibilità di un trattamento efficace.
Il Monuril ® è un farmaco soggetto a prescrizione medica e va assunto come indicato dal proprio medico, senza incorrere nella tentazione dell’autodiagnosi, anche solo per una cistite.
Pertanto è importante una corretta diagnosi accompagnata da un esame delle urine e dall’urinocoltura, così da isolare il microrganismo responsabile dell’infezione e verificarne la risposta ai diversi antibiotici con un antibiogramma.
Fonti
Associazione degli Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI)
Foglio illustrativo MONURIL 3 g granulato per soluzione orale