Negli ultimi mesi il Micropam ® è molto divenuto molto ricercato e di difficile reperimento su tutto il territorio nazionale. Che cos’è questo farmaco e a cosa serve?Perché è così introvabile?Quali sono le possibili alternative?
Che cos’è il Micropam ® e a cosa serve
Il Micropam ® è un medicinale soggetto a prescrizione medica - RR ricetta ripetibile, che, nel caso delle benzodiazepine è valida per 30 giorni.
Il suo principio attivo, il diazepam, fa parte della famiglia delle benzodiazepine, classe di farmaci che agisce a livello centrale sui complessi recettoriali del GABA. I loro effetti sedativo-ipnotici sono indicati per diverse patologie, tra cui ansia, insonnia a breve termine, convulsioni ed epilessia.
Nello specifico il Micropam ® viene prescritto come:
- antiepilettico per il trattamento di convulsioni, incluse le convulsioni febbrili nei bambini, caratterizzate da una contrazione rapida e involontaria dei muscoli;
- sedativo prima di esami e trattamenti esplorativi.
È fondamentale la vigilanza di un professionista durante il trattamento, la cui durata deve essere il più breve possibile. È importante, infatti, seguire le istruzioni del medico e del farmacista per tenere sotto stretto controllo i possibili effetti indesiderati, le interazioni farmacologiche ecc. Il Micropam ® è commercializzato in Italia secondo due forme farmaceutiche: 5 mg/2,5 ml e 10 mg/2,5 ml entrambi per somministrazione rettale.
Perché è così difficile da reperire?
Negli ultimi mesi il Micropam ® risulta “carente” su tutto il territorio nazionale, vedremo di seguito le cause e le possibili soluzioni dell’attuale indisponibilità del farmaco. Ecco cosa ci indica l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nel paragrafo "Informazioni per i pazienti":
Se attualmente stai seguendo una terapia con questi medicinali, parla con il tuo medico curante o specialista e segui le indicazioni che ti fornirà. Per le segnalazioni e le richieste di informazioni, è attiva la casella di posta elettronica farmacicarenti@aifa.gov.it
La nota AIFA del 21/05/2021 specifica che la carenza per il dosaggio 10 mg/2,5 ml è dovuta a "problemi produttivi che hanno riguardato il sito di produzione del prodotto finito". Da ciò è scaturito un aumento delle vendite per il dosaggio 5mg/2,5ml, causando carenza anche di quest'ultimo.
Possibili soluzioni alternative
L’AIFA, in una nota del 15 gennaio 2021, ha rinnovato per altri 6 mesi l’importazione di un farmaco con lo stesso dosaggio: "STESOLID (diazepam) 5mg, solution rectal, 5 envases unidosis de 2,5ml" e "STESOLID (diazepam) 10mg, solution rectal, 5 envases unidosis de 2,5ml".
I suddetti due farmaci non erano disponibili sul territorio nazionale prima della carenza del Micropam ®, l’AIFA ha quindi autorizzato l’importazione di farmaci dall’estero in questa particolare situazione di necessità. Questi farmaci di importazione rispettano comunque gli standard previsti dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e sono distribuiti dall’azienda beneficiaria di tale autorizzazione nel nostro caso la Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l..
Se nemmeno il farmaco di importazione STESOLID, equivalente al Micropam ®, dovesse essere disponibile si può sempre ricorrere all’allestimento del farmaco galenico alternativo, preparato in farmacia da un farmacista preparatore.
I galenici sono regolamentati dalla Farmacopea Ufficiale italiana e in alcuni casi, come in questo, necessitano di una ricetta per un galenico magistrale; ogni medico iscritto all’albo può redigere una ricetta per un galenico magistrale.
I costi sono standard anche se differenti dai farmaci di origine industriale, leggermente più alti. Non c’è da preoccuparsi però, il farmacista non può decidere autonomamente il prezzo, ma deve rifarsi alla Tariffa Nazionale dei Medicinali riportata nella Gazzetta Ufficiale. Gli ultimi aggiornamenti della tariffa risalgono al 25 ottobre 2017 e sono entrati in vigore il 9 novembre 2017.
A livello teorico in un farmaco galenico il principio attivo può essere veicolato mediante diverse forme farmaceutiche, non solo quella rettale prevista dal Micropam ®. In ogni caso sarà il medico, conoscendo la storia clinica del suo assistito, a scegliere la forma farmaceutica più adeguata.