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Salute

La salute è quanto di più prezioso possiedi. In questa sezione vogliamo offrirti informazioni di natura medico/farmaceutica, con la massima cura delle fonti e un linguaggio semplice.

L'ABC del vaccino antinfluenzale

Dettaglio al microscopio di un vaccino

Anche quest’inverno non si scappa: ecco arrivare, puntualmente, l’influenza! Negli ultimi anni si è parlato molto di vaccini antinfluenzali eppure, ben più della consapevolezza, a questo proposito sembrano aumentate solo confusione e diffidenza. È bene chiarire, quindi, alcuni concetti.

Un vaccino è una soluzione che viene iniettata per via intramuscolare e contiene al suo interno acqua sterile (o soluzione fisiologica a base salina) e il virus inattivo - ovvero privo della capacità di innescare un’infezione - per esposizione a calore o a sostanze chimiche.  

In questo modo, il nostro sistema immunitario riconosce e elimina l’intruso, memorizza e elabora un identikit del virus e, in caso di futura infezione virale conclamata, sarà in grado di riconoscerlo e eliminarlo prontamente.
Senza la vaccinazione, invece, il nostro corpo impiega molto più tempo per generare anticorpi in quantità tale da contrastare il virus e, nel frattempo, l’infezione avrà già causato danni all’organismo.

I vaccini, in qualità di presidi preventivi, sono sicuri e possono al massimo causare dolore e arrossamento nel punto di iniezione, mentre nei bambini possono comportare un leggero malessere accompagnato da febbre e dolore, dovuti all’attivazione del sistema immunitario. 

I virus contro cui vengono preparati i vaccini antinfluenzali mutano da persona a persona, modificando le caratteristiche che il nostro sistema immunitario aveva memorizzato l’inverno precedente grazie al vaccino o a seguito dell’infezione contratta, ragione per cui si rende necessario rielaborarne costantemente uno di nuovo. Per ovviare a questa necessità ogni anno, a febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità interroga i centri nazionali di riferimento per la sorveglianza virologica al fine di isolare le mutazioni registrate e delineare la composizione del vaccino antinfluenzale per l’inverno successivo.

Secondo le linee guida emanate dal Ministero della Salute, il vaccino antinfluenzale è raccomandato a tutta la popolazione a partire dai sei mesi di età, a patto che non presenti delle controindicazioni. In particolare, viene offerto gratuitamente a tutte quelle persone che, per le loro condizioni di salute, sono più inclini a sviluppare complicazioni nel caso in cui contraggano l’infezione. Tra queste ricordiamo, per esempio: donne in gravidanza, uomini e donne di età superiore ai 65 anni, soggetti che soffrono di malattie croniche dell’apparato respiratorio, malattie cardiocircolatorie, diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale cronica, tumori, emoglobinopatie, immunodepressione e, non secondariamente, i familiari di persone a alto rischio di complicanze.

L’ultima parola sul paziente spetta, in ogni caso, agli operatori sanitari competenti. La campagna di vaccinazione antinfluenzale inizia a ottobre e si conclude a fine dicembre ma, per i pazienti eleggibili, il servizio rimane accessibile anche in altri periodi della stagione influenzale. Si deve tener conto, inoltre, che il vaccino impiega circa due settimane per sviluppare pienamente la risposta immunitaria.

I vaccini antinfluenzali sono rivolti soprattutto a combattere quei virus che la comunità scientifica indica come più probabilmente responsabili delle infezioni, ma non bisogna dimenticare la presenza dei virus para-influenzali, dei rinovirus e dei virus coinvolti nella sindrome gastro-intestinale, contro i quali il vaccino antinfluenzale non è valido.

Dunque, il vaccino antinfluenzale si rivela, nello specifico, un metodo efficace e sicuro. Certo offrirà una scusa in meno a tutti coloro che volevano passare una settimana extra a casa dal lavoro nei periodi più freddi!

Bibliografia:

  • Epicentro: il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, I vaccini, cosa sono e come funzionano – Data di pubblicazione: 20 aprile 2017
  • Epicentro: il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, Le reazioni avverse alla vaccinazione e i rischi delle malattie infettive prevenibili – Data di pubblicazione: 24 aprile 2018

2 risposte a “L’ABC del vaccino antinfluenzale”

    • Buonasera Cosima, grazie per l’interesse dimostrato e per i suoi complimenti.

      Siamo felici che la scelta di un’esposizione semplice e chiara sia risultata vincente!
      Continui a consultare il nostro blog per rimanere aggiornata sugli ultimi argomenti.

      Cordiali saluti
      Lo Staff di Pharmercure

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