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Guida alla lettura

Istruzioni per l'uso: come leggere un blog efficacemente

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Benvenuti sul blog di Pharmercure, la vostra farmacia a domicilio!

Il nostro lavoro è quello di permettervi di ottenere il farmaco di cui avete bisogno senza che dobbiate uscire di casa. È sufficiente registrarsi alla nostra webapp, ordinare il prodotto ed aspettare: lo riceverete direttamente alla vostra porta negli orari indicati.

Mentre i nostri corrieri si occupano della consegna, qui vi offriamo i consigli e le informazioni che ogni buon farmacista garantisce ai propri clienti. Ma perché fidarsi di noi?

La risposta è semplice: non dovreste farlo. Ormai online è possibile trovare informazioni su ogni genere di argomento ma come è noto è raro che siano affidabili e verificate. Che sia per incompetenza o malizioso interesse, le bufale sulla salute sono quelle più numerose oltre che le più difficili da arginare e le più pericolose.

Ci si può dunque affidare solo alla propria abilità di distinguere un’informazione falsa o incompleta da una valida. Ma acquisire questa capacità è tutt’altro che semplice in mancanza di un metodo.

Questa guida è qui per questo: pochi consigli pratici da usare come un machete nella giungla dell'informazione medica online.

Nota: per i lettori più interessati, ogni sezione avrà il suo articolo dedicato di approfondimento, in cui spiegheremo in maniera esaustiva i motivi di queste regole.

Leggete tutto l’articolo

Capita spesso che articoli validi e argomentati abbiano titoli sensazionalistici che mal ne descrivono il contenuto. Ciò accade per stuzzicare la curiosità dell’utente a leggere e condividere il pezzo. Spesso però ci si ferma alle prime righe, finendo per formarsi un’opinione disinformata semplicemente per non aver avuto la pazienza di andare fino in fondo.

Dubitate sempre

Mantenere una mentalità aperta è fondamentale per imparare nuovi concetti, ma senza una buona dose di scetticismo si rischia di affidarsi a quelli sbagliati. Con questo non vogliamo spingervi a diffidare di tutto: semplicemente, è bene chiedersi sempre se quello che si sta leggendo sia vero. Soprattutto su internet, dove chiunque o quasi può passare per un luminare del settore.

Verificate

Il dubbio, per non essere fine a sé stesso, deve concretizzarsi nell’operazione di verifica. Questa può essere effettuata con diversi gradi di accuratezza: un giornalista, un blogger o un semplice curioso infatti hanno scopi differenti da soddisfare. Per i nostri scopi, i passi elencati qui sotto dovrebbero essere sufficienti:

  1. Controllate che il sito su cui vi trovate non sia un riconosciuto propagatore di bufale. Ci sono molteplici indizi che possono aiutarvi in questo compito, e addirittura siti specializzati in debunking come BUTAC e Bufale.net che forniscono black list molto esaustive di fonti non affidabili.
  2. Verificate che siano indicati autori e fonti dell’articolo:
    • La presenza dell’autore vi garantisce che qualcuno si stia prendendo la responsabilità di quello che è stato scritto. Inoltre, vi dà modo di verificarne l’autorevolezza e la competenza. Se non è indicato, quel pezzo vi sta gridando che nessuno è disposto a metterci la faccia e non è un bel segno.
    • La presenza di fonti è necessaria per permettervi di verificare la veridicità dell’articolo. Se non ci sono, delle due l’una: chi l’ha scritto ha fatto un lavoro approssimativo, oppure non vuole darvi la possibilità di controllare.
  3. Ricercate su Google l’argomento dell’articolo e l’autore. Spesso basta questo per ritrovare risultati che ne smentiscono l’affidabilità.
  4. Controllate che le fonti siano affidabili

Criterio di verifica: la scienza

Individuare una fonte affidabile è semplice: se pubblica molte informazioni vere, poche false e delle smentite quando sbaglia, allora probabilmente lo è.

Ciò che è difficile è stabilire se un’informazione sia vera o falsa: si tratta di un problema filosofico complesso, che va scavare in profondità nella natura stessa della realtà. Ora non è nei nostri intenti andare fino in fondo nella tana del Bianconiglio, ma ciò che possiamo suggerire è che un ottimo criterio di verifica di un’informazione sia il suo grado di scientificità.

I motivi profondi per cui possiamo fidarci della scienza risiedono nella struttura della sua comunità e nel metodo sperimentale, descritti accuratamente per i lettori più curiosi in questo articolo. Per tutti gli altri, è sufficiente dire che l’esperimento mette alla prova dei fatti la teoria del singolo scienziato smentendola o meno, mentre la comunità scientifica, replicando l’esperimento, controlla che i risultati trovati siano effettivamente validi.

Fidarsi della scienza è tendenzialmente un buon punto di partenza, ma è necessario fare un po’ di attenzione. Pubblicazioni scientifiche molto recenti o poco replicate potrebbero essere poco affidabili mentre alcune troppo vecchie potrebbero essere ormai superate.

Attenti alle trappole!

Vi potrebbe stupire che la frase pronunciata dalla regina di Biancaneve non sia “Specchio, specchio delle mie brame” bensì “Specchio, servo delle mie brame” .

Eppure, la stragrande maggioranza di noi si ricorda la prima: come mai?

Si tratta di un tipico esempio di bias cognitivo, il bandwagon bias, che ci porta a dare per scontato che una convinzione comune sia per forza vera.

Nell’evoluzione umana si sono sviluppate queste distorsioni cognitive (o bias cognitivi) vantaggiose per la sopravvivenza in ambienti ostili, ma tremende per la ricerca della verità. Si tratta di vere e proprie trappole mentali, alle quali nessuno è immune, che portano a sviluppare convinzioni errate senza che ce ne si renda conto. Essere coscienti della loro esistenza, però, può aiutare a caderci più raramente e a correggersi quando ce ne si accorge.

Non condividete se non siete sicuri…

Il passo più semplice da capire ma il più difficile da rispettare. Sull’onda dell’entusiasmo per una nuova scoperta, tutti noi abbiamo condiviso su social o altri mezzi articoli, video, post o addirittura siti senza esserci prima preoccupati di verificarne l’affidabilità. Nonostante possa sembrare un’azione innocente o insignificante, è proprio questo comportamento collettivo che permette il proliferare di fake news, bufale, santoni e venditori di fumo.

…o, se proprio dovete, avvisate!

Intendiamoci, scivolare su questo punto ogni tanto non costituisce un peccato capitale, ma sarebbe bene limitare la condivisione in quel caso a persone fidate, specificando sempre di non aver ancora controllato.

Beh, più o meno è tutto quello che dovete fare. Leggete l'articolo (fino in fondo!) con scetticismo, controllate il sito su cui vi trovate, se ha un autore e se ha le fonti, verificate che siano scientifiche o che si rifacciano a pubblicazioni ufficiali. Condividete solo se siete sicuri ed iniziate a fidarvi del sito in questione solo dopo aver verificato che produca molti continuti validi.

Ah, un ultimo suggerimento: diffidate degli articoli di divulgazione scientifica sulla stampa generalista. La necessitá di vendere unita ad un livello di cultura scientifica generalmente basso nel mondo del giornalismo porta spesso a contenuti mal interpretati ed inaccurati.

Per quel che ci riguarda, vi invitiamo a diffidare anche di noi.

La vostra fiducia ce la vogliamo guadagnare.

Bibliografia:

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