Perché alcuni farmaci, come il Semintra, risultano molto difficili da trovare?
Quante volte vi è capitato di andare in farmacia e non trovare il farmaco che cercavate?
Oppure, appena usciti dallo studio medico con la ricetta fresca di prescrizione, girate tutte le farmacie della vostra zona ma nessuna riesce a reperire il vostro prodotto?
Probabilmente almeno una volta sarà capitato a tutti. Questo accade per svariate ragioni, e il periodo di irreperibilità può essere più o meno lungo, a volte definitivo. In questi casi il farmacista può sostituire il farmaco con uno equivalente o prepararlo nel proprio laboratorio galenico.
Questo problema affligge anche i medicinali veterinari. E' il caso, in particolare negli ultimi mesi, del Semintra, un farmaco industriale veterinario che viene impiegato nei gatti per diminuire la proteinuria (cioè la presenza di proteine nelle urine) e per trattare l’ipertensione felina. Il farmaco, inoltre contiene al suo interno il principio attivo Telmisartan, lo stesso presente in alcuni farmaci anti-pertensivi ad uso umano (come il Micardis e il Pritor).
Il Telmisartan
Il Telmisartan appartiene a una classe di farmaci che bloccano la produzione di angiotensina II, una sostanza che causa il restringimento dei vasi sanguigni, e quindi un aumento della pressione sanguigna. Bloccando la produzione di angiotensina II, quindi, i vasi sanguigni si mantengono rilassati prevenendo l’aumento di pressione.

Come si origina l’indisponibilità dei farmaci?
Le farmacie si approvvigionano dai grossisti o direttamente dalle aziende produttrici, se la farmacia non dispone del medicinale richiesto ma il grossista sì, basteranno poche ore al farmacista per reperire il prodotto.
Quando, invece, il grossista non dispone del prodotto, i tempi di attesa si allungano e i motivi di esaurimento delle scorte possono essere svariati. Anzitutto, l'irreperibilità delle materie prime per la produzione del medicinale, che comporta un blocco o un rallentamento della produzione per l’azienda produttrice; difficoltà varie nella produzione o nella distribuzione del prodotto finale; interventi delle agenzie regolatorie (come AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco) che, in seguito a ispezioni nelle aziende, impongono delle correzioni. Modifiche che possono riguardare la produzione del farmaco, e quindi ritardi nella catena produttiva. O ancora un aumento della richiesta in altri Paesi in cui viene commercializzato il medicinale con conseguente carenza nei nostri territori.
I motivi commerciali
Purtroppo, a fianco di queste ragioni legittime, esistono anche motivi puramente commerciali. L’azienda può disporre per un’interruzione definitiva della commercializzazione (fornendo un preavviso di almeno due mesi ad AIFA). Ma le normative europee permettono anche, come forma di libero scambio, che i medicinali possano essere esportati in Paesi in cui costano di più, a discapito di quei territori in cui lo stesso prodotto ha un prezzo inferiore.
Tuttavia il Ministero della Salute, nel tentativo di tutelare i propri cittadini, ha imposto dei vincoli alle aziende che intendono esportare i propri prodotti per ragioni commerciali. Queste dovranno comunque garantire sempre una scorta sufficiente per rispondere alle esigenze del nostro territorio, e l’approvvigionamento dovrà essere fatto in tempi brevi. Tali vincoli però, purtroppo, non sempre vengono soddisfatti.
Quali soluzioni?
In attesa di conoscere il destino del Semintra, non rinunciamo a prenderci cura dei nostri morbidi amici! Facciamoci indicare dal nostro veterinario di fiducia un farmaco equivalente, o rivolgiamoci a una farmacia con laboratorio galenico per richiedere il Telmisartan “creato” ad hoc.