Il tempo sembra sospeso. In Italia, da quando il Presidente del Consiglio Conte ha firmato il decreto ministeriale con le nuove misure restrittive per gestire l’emergenza sanitaria da Coronavirus, è certamente così. Del resto, l’ultimo resoconto pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è inequivocabile: escludendo solo la Cina, il nostro Paese è al primo posto mondiale per numero complessivo di casi confermati.
Dall’esigenza di arginare il prima possibile la propagazione del virus sono derivate le pesantissime limitazioni del Governo, che hanno interessato e stravolto la quotidianità di tutta la popolazione nazionale. L’invito delle autorità, chiaro e condiviso dalla comunità scientifica internazionale, è quello di non uscire di casa se non per motivi indispensabili. A sostegno di questa disposizione è stata lanciata anche una campagna social promossa dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero della Salute, che in pochi giorni ha già ottenuto una risonanza su scala europea: #iorestoacasa.
Sensibilizzare i cittadini rispetto ai rischi del Covid-19 sembra infatti essere, al momento, priorità assoluta. “Nelle ultime due settimane - ha dichiarato il direttore generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus - il numero di casi di Coronavirus al di fuori della Cina è aumentato di 13 volte e il numero di paesi colpiti è triplicato. Nei giorni e nelle settimane a venire prevediamo che il numero di casi, il numero di decessi e il numero di paesi colpiti aumenteranno ancora di più e abbiamo quindi valutato che il virus può essere caratterizzato come una pandemia”.
All’interno di questo quadro drammatico, quale contributo può dare il singolo per aiutare la collettività a proteggersi e ridurre la trasmissione del virus? Oltre a una stringente osservanza delle regole igieniche di base, l’elemento più importante è la riduzione dei contatti sociali, evitando il più possibile i luoghi pubblici se non per ragioni strettamente necessarie. In cima a queste svetta, di diritto, la cura della salute.
Pharmercure, col suo servizio di consegna di farmaci a domicilio, in questo momento di profonda crisi sanitaria sostiene con orgoglio e slancio ancora maggiori gli sforzi di chi, ogni giorno, si batte in prima linea per aiutare tutta la popolazione a preservare la propria salute e sicurezza personale.
Maurizio Campia, CEO dell’azienda, ne conferma il principale obiettivo: “Permettere a tutte le persone che hanno bisogno di farmaci di poterli ricevere comodamente a casa, evitando di recarsi in farmacia e di esporsi a rischi evitabili. Stiamo lavorando per rafforzare giorno dopo giorno le nostre forze sul campo e ci tengo a sottolineare che tutti i corrieri a cui l’azienda si affida sono formati e equipaggiati per operare nel pieno rispetto delle linee guida governative in materia igienico-sanitaria, tutelando così se stessi e gli utenti con cui interagiscono”.
Un motivo in più per rendere #iorestoacasa un gesto concreto e non un semplice slogan.